La dura legge dello Sport

Dal tema delle abilità nel poker live, oggi propongo una riflessione sulle caratteristiche delle discipline sportive rispetto al poker Texas Hold’em. In qualsiasi disciplina sportiva, il più piccolo errore di un atleta può essere fatale per il successo della performance; se la perfetta esecuzione del gesto sportivo conduce in automatico al successo della performance, l’errore commesso da un atleta implica, a parere di chi scrive, un vantaggio per il rivale. Nei tornei di poker live tradizionali, come dimostrato non è esattamente così. Si potrebbe avere una condotta di gioco perfettamente ottimale e non avere alcuna garanzia di vittoria e allo stesso modo commettere un errore e non subirne alcuna conseguenza, o peggio, ricevere comunque la gratifica. 

Le 5 Realtà del poker

Queste caratteristiche strutturali sono ben note a tutti i professionisti di Texas Hold’em, i quali hanno acquisito come mantra le cinque realtà fondamentali elaborate dagli autori Ian Taylor e Matthew Hilger in un best seller della letteratura pokeristica mondiale, “Poker Mindset”, che essi definiscono “Le cinque realtà del poker” (I. Taylor e M. Hilger, 2007):

• Il poker è un gioco sia di abilità che di fortuna;
• Nel breve termine, la fortuna è regina;
• Nel lungo termine, l’abilità è regina. 
• Il poker è un gioco di piccoli vantaggi;
• Il poker è un gioco con un fattore di varianza molto alto.”

Gli autori ci tengono ad evidenziare l’importanza e la necessità, per i giocatori professionisti, di accettare le cinque regole affinché possano regolare il proprio mindset ed orientarlo alla qualità delle decisioni. Risulta del tutto evidente come “le cinque realtà del poker” siano governate da linee guida basate esclusivamente sulle ipotesi della matematica probabilistica e di lungo periodo. 

Pietro Semeraro

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